Dani Karavan, nato nel 1930 a Tel Aviv, ha vissuto e lavorato tra Firenze, Parigi e Tel Aviv dov'è morto nel 2021.

Tra le sue numerose mostre personali più recenti ricordiamo la mostra itinerante in sette musei giapponesi: Museo d'arte moderna di Kamakura, Museo Ohara di Kurashiki, Museo Miyagi di Sendai, Museo Tsukuba di Ibaraki, Museo civico di Mie, Museo d'arte contemporanea di Sapporo (1994-1995); Museo d'arte israeliana, Ramat Gan, (1997); Museo d'arte di Tel Aviv (1997); quattro progetti per il Sistema Metropolitana d'Arte Contemporanea, Toscana (1999); Istituto d'arte moderna, Valencia (2002);National Museum of Architecture, Moscow (2002); Galera d'art Horizon & Centre Bonastruc Ca Porta, Girona, Spagna (2004); Museum of Modern Art, Ceret, Francia (2015); Slaskie Museum, Katowice, Polonia (2016).

Nel 2007-2008 un'importante retrospettiva è partita dal Museo d'arte di Tel Aviv per viaggiare allo Staatliche Museen e il Martin-Gropius-Bau a Berlino, prima di approdare in Giappone al Setagaya Museum of Art, Tokio e il Museo civico di Nagasaki.




Le sue opere ambientali permanenti si trovano in tutto il mondo, qui ricordiamo: Beer Sheva, Israele; Wolfsohn Park, Tel Aviv; Museo Ludwig, Colonia; Cergy Pontoise, Parigi; Parco olimpionico di scultura, Seul; Germanisches Nationalmuseum, Norimberga; Portbou, Spagna; sede UNESCO, Parigi; Nitzana (frontiera tra Israele e Egitto); Goslar, Germania; Città della Scienza, Napoli; Museo d'arte di Tel Aviv; Padiglione emodialisi, Pistoia; Parco della Padula, Carrara. Nell'aprile 2009 ha inaugurato "Tempo", un'opera ambientale situata all'uscita "Calenzano" dell'autostrada italiana A1.

Per ulteriori informazioni: www.danikaravan.com

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