Labirinto
Robert Morris
1982 - trani e serpentina, cemento

Nel parco di Celle Morris ha scelto un piccolo prato in declivio dove costruire questa opera che, attraverso il gioco delle fasce bianche e verdi, fa riferimento all'architettura delle chiese romaniche toscane. Chi si addentra nel percorso, stretto e obbligato, avverte uno strano disagio psicologico dovuto a quelle righe che, inizialmente comprensibili, si deformano a causa del continuo saliscendi  a cui sottopone il percorso. Anche la geometria dell'opera non è immediatamente percepibile, si tratta infatti di un triangolo equilatero, forma decifrabile solo da una visione dall'alto.

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