Massimo Biagi

Massimo Biagi Miradario nasce a Marliana (PT) nel 1949.
Compie studi artistici a Pistoia e a Firenze.
Dagli anni 70 inizia a  lavorare sperimentando varie tecniche.
Nel 1978 fa esperienza di body-art, entra in contatto con il nobel Samuel
Beckett, Michelucci, Giuliano Gori e i futuristi Primo Conti e Tullio
Crali, firma il manifesto del dissenso totale per la biennale di Venezia e
partecipa a mostre internazionali di Mail Art in musei di Germania,
Francia, Spagna e altri.
Espone al MOMA di New York, alla Galleria Maeght di Parigi, al museo Guggenheim di Venezia, al Palazzo Fabroni di Pistoia, al Mac’n di Monsummano Terme, al Moca di Montecatini Terme, al Centro per l'arte contemporanea Pecci e alla Galleria Die Mauer di Prato, Galleria Vannucci di Pistoia e partecipa alla mostra “Un secolo d’arte a Pistoia”  al museo Fabroni.
Nel 2015 pubblica “Miradario va”
Con l’archivio Carlo Palli è stato presente al museo del 900 a Firenze, al museo GAMC di Viareggio, al museo MART di Rovereto, al centro L.Pecci di Prato, alla villa Caruso di Lastra a Signa, nello spazio Dolcè di Bosco dei Poeti, nello spazio A.Moretti di Carmignano, al GAMEC di La Spezia, alla Fondazione Ragghianti di Lucca, alla Fondazione Santa Rita di Prato, al palazzo Datini di Prato, all’accademia delle arti e del disegno di Firenze, all’ Art Hotel Pecci di Prato, all’ Art Hotel Milano, alla fondazione San Niccolò Prato, a Pavia in tre diverse istituzioni sul tema della Monna Lisa leonardesca a cura di Valerio Dehò.
Nel 2017 esegue il lavoro per la Collezione Gori

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