Daniele Lombardi (Firenze, 12 Agosto 1946 - Firenze, 11 Marzo 2018) è stato un compositore, pianista e artista visivo.
Ha compiuto un vasto lavoro sulla musica delle avanguardie storiche degli inizi del Novecento, eseguendo in prima esecuzione moderna un grande numero di composizioni di musica futurista italiana e russa.
La doppia formazione di studi musicali e visuali lo ha posto in una dimensione che ingloba segno, gesto e suono in una sola idea di percezione molteplice, tra analogie, contrasti, stratificazioni e associazioni. Dal 1969 ha prodotto disegni, dipinti, computer graphics, video etc. che sono frutto della transcodifica in immagini di un pensiero musicale, come una visualizzazione di energie che stanno a monte del suono stesso, come potenziale divenire.
Lombardi era convinto che l'espressione visiva si unisse a quella sonora in modo inscindibile e la sua ricerca spaziava tra visioni astratte interiori e l'idea di un impatto sulla quotidianità, tra il ready-made e il miraggio.
Nel 1998 è stato il primo artista invitato dallo SMAC (Sistema Metropolitano per l'Arte Contemporanea) a documentare per la Regione Toscana con esposizioni e concerti il suo lavoro multimediale, a Prato (Museo Pecci), Pistoia (Museo Fabroni) e Firenze (esecuzione delle Due Sinfonie per 21 pianoforti nel Cortile degli Uffizi).
Tra le sue mostre, in Italia e all'estero, ricordiamo: Guarda che musica, Galleria d'Arte Moderna, Palazzo Pitti, Firenze (2013); Silhouettes e altre musiche, Fondazione Mudima, Milano (2007); Effetto Serra, Giardino di Boboli, Firenze (2006); Enigmi Sonori, MLAC Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Università della Sapienza di Roma (2006); Musica inaudita. Ascoltar con gli occhi, Accademia Chigiana - S.Maria della Scala, Siena (2002); Augenmusik - Musica per occhi, Music Biennale - Berlino (2001); Virtual Music, IIC Spazio Italia, Los Angeles (2000); Labirinti, Museo Pecci, Prato (1998); Babele, Museo Fabroni, Pistoia (1998); Virtual Music, Fondazione Mudima, Milano (1997); Udir vedendo, Centro delle Arti Zamalek, Il Cairo (1996); Udir vedendo, Hotel de Galiffet, Istituto Italiano di Cultura, Paris (1993); Daniele Lombardi, I.C.A. Institut of Contemporary Arts, London (1992); Atalanta Fugiens, Galleria Carini, Firenze (1992); Per occhi e orecchi, Studio Morra, Napoli (1991); La metafora dello spazio, Repubblica di San Marino (1986); Il Rumore del tempo, Palazzo Novellucci, Prato (1983).
Per maggiori informazioni: www.danielelombardi.com