Lungo il sentiero che dal laghetto delle ninfee conduce verso la parte settentrionale del parco, l'artista ha trovato una radura nel sottobosco, dove si trovano un maestoso leccio secolare e una panchina. Le diramazioni che partono dal tronco creano una forma scultorea dalla corteccia ruvida, rivestita da un denso strato di muschio. I rami sembrano voler colloquiare con I due alberi vicini, un platano e un acero, che sono singolarmente fusi l'uno nell'altro, quasi abbracciati in una promessa eterna. L'artista si è proposto di aggiungere una seconda "pelle" al leccio protagonista di questo spazio: alcune centinaia di piccoli elementi di acciaio cromati che riflettono la luce naturale e il verde circostante, diventando una nuova corteccia leggera e scintillante, ma sensibile all'ambiente.